Se fai rock'n'roll, hai il dovere di vivere alla grande.
Se il padre non è una persona onesta, nemmeno il figlio lo sarà.
Devi avere una sorta di desiderio ardente nel tuo petto per avere successo.
Nel rock c'è un certo elitismo e gli intellettuali non sono mai stati dalla nostra parte. Noi abbiamo iniziato nei pub e nei piccoli locali e in ogni nazione siamo partiti dal basso per poi salire verso il successo. Questo ci ha dato molta credibilità.
Il rock non è arte, è il modo in cui parla la gente normale.
Il rock non morirà mai. Non fino a quando il piede di un sognatore batterà a ritmo con il suo cuore.
Era questo che faceva la musica rock, quando esisteva (non oggi, che accompagna le sfilate degli stilisti): dava del tu alla realtà. La prendeva di petto e la metteva in musica e parole, senza attenuanti.
Non si può fare di tutto il rock un fascio!
Il rock deve creare tensioni, dubbi, interrogativi e trasmettere buone vibrazioni.
Il rock è un modello di vita, non è solo suoni.
È di una ragazza, sono cazzate... inoltre, se qualcuno dovesse spararmi sul palco, che bella nota a piè di pagina nella storia del rock'n'roll.
È un bene che i più giovani ascoltino del buon rock, ma la cultura che ne traggono è lontana dalla realtà odierna.
Il rock si accompagna alle luci al neon, all'illuminazione artificiale mentre il reggae non ha bisogno di una discoteca o di un club, può essere ovunque, meglio tra le colline.