Un prete che non sta nella sua stanzetta a confessare le vecchiette o a dare le caramelle ai bambini, è un sacerdote che viene visto con sospetto.

Roberto Saviano

lefrasi.com

Prete
0

Altre frasi di Roberto Saviano

Verità e potere non coincidono mai.
— Roberto Saviano
Nel mio paese qualsiasi gioco vedesse toccare la palla con le mani era da ricchione.
— Roberto Saviano
Se c'è stata resistenza nella mia terra e se io, nel corso degli anni, sono riuscito ad avere una qualche coscienza antimafia, lo devo ad alcune figure di Chiesa.
— Roberto Saviano
È proprio attraverso le domande che si può arrivare a costruire una società in grado di dare risposte.
— Roberto Saviano
L'eroina. La droga dei miserabili.
— Roberto Saviano
Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Roberto Saviano

Altre citazioni sugli stessi argomenti

Chissà perché quando un prete è un buon prete si dice che non somiglia per niente a un prete.
— Pino Caruso
I preti si consolano di non essere sposati quando ascoltano le confessioni delle donne.
— Armand Salacrou
A chi non ha patria non istà bene l'essere sacerdote, né padre.
— Ugo Foscolo
Io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere.
— Napoleone Bonaparte
I preti debbono restringersi a dirigere le cose del culto.
— Napoleone Bonaparte
La dimensione più bella è quella del sacerdote che non ha nulla, ma che è parte integrante di una comunità attiva e attenta, dentro un gregge che gli vuole bene.
— Vittorino Andreoli
Godete, preti, poi che 'l vostro Cristo v'ama cotanto, ch'ei, se più s'offende, più da turchi e concilii vi difende e più felice fa quel ch'è più tristo.
— Francesco Berni
Se io incontrassi un sacerdote ed un Angelo, saluterei prima il sacerdote e poi l'Angelo.
— San Francesco d'Assisi
Un prete è un agnello in un salotto e un leone in sagrestia.
— John Keats
Dio, padre dell'umanità intiera, vuol tutti gli uomini fratelli e felici. I preti dividono gli uomini in cento sette diverse, che reciprocamente si maledicono.
— Giuseppe Garibaldi