Sciopero: la massa in scena.
Due cose l'uomo non vorrebbe mai sapere: di essere inguaribilmente malato e pubblicamente cornuto.
Spesso, il matrimonio non è che il coronamento di un errore.
C'è chi è impotente di fronte al destino e chi di fronte a una donna. Difficile dire chi soffre di più.
La libertà deve essere libertà per tutti. Quando lo è solo per qualcuno non è più libertà: è tirannia.
Chi dice che comandare è meglio che fottere è un gran bugiardo.
Quando un giovane, o un anziano molto aggiornato, accusando se stesso e gli altri, fino a ridursi alla disperazione e allo sciopero, dice che non c'è nulla da fare, che il sistema non può fatalmente non "mangiare" dice in realtà: io desidero essere mangiato, sparire.
Uno sciopero non dovrebbe mai essere manovrato ma spontaneo. Se lo si organizza senza alcuna coercizione non vi sarà spazio per il goondaismo e i saccheggi. Sarebbe uno sciopero caratterizzato dalla perfetta collaborazione fra gli scioperanti.
L'unione fa lo sciopero.
Non dovrebbe esserci uno sciopero che non sia legittimo e meritevole. Nessuno sciopero ingiusto dovrebbe avere successo. Ogni simpatia pubblica deve essere negata a simili scioperi.