Le gioie del matrimonio finiscono col matrimonio.
Chi non è padrone di sé finisce servo degli altri.
La vita è la più monotona delle avventure: finisce sempre allo stesso modo.
È morto col sorriso sulle labbra. Altrui.
Non occorre che le religioni dispensino certezze: basta che diano speranze.
L'Italia sta in piedi perché non sa da che parte cadere.
Tutti gli uomini sono proprietà delle donne sposate. Questa è la sola vera definizione di ciò che realmente è la proprietà di una donna maritata.
Sposarsi è come mettere la mano in un sacco pieno di serpenti, nella speranza di tirar fuori un'anguilla.
Meglio rompere una promessa di matrimonio che un servizio di piatti dopo sposati.
L'amore è fisica, il matrimonio è chimica.
Sempre la stessa rovinosa caduta nei matrimoni, col tempo ci si concentra sui dettagli, perdendo di vista l'ambizioso progetto iniziale.
Il matrimonio mi ha sempre affascinato. Mariti che non si prendono cura delle mogli; mogli che alle spalle del marito vanno in camere di motel con perfetti sconosciuti. Genitori che mettono al mondo figli per poi abbandonarli finché la morte non li divide veramente.
Così come si beccano i colombi si vorrebbero mordicchiar gli sposi.
È meglio essere infelicemente innamorati che essere infelicemente sposati. Alcuni fortunati riescono in tutte e due le faccende.
Il Matrimonio è come una fortezza assediata: quelli che ne stan fuori vorrebbero entrare e quelli che stan dentro vorrebbero uscirne.
Il matrimonio è un istituto necessario per i vent'anni e utile, ma non necessario, per i trenta: per la vita posteriore esso diventa spesso dannoso e favorisce l'atrofia intellettuale dell'uomo.