Il matrimonio ci insegna molte cose. Soprattutto che potevamo farne a meno.
La ricchezza è una maledizione quando l'hai perduta.
L'uomo: un microbo pieno di problemi.
La malinconia è fatta di sogni che devono restare tali.
È la coscienza dei nostri limiti che c'impedisce di superarli.
È l'idea della pace eterna che ci toglie la pace.
Il matrimonio è un'esperienza come un'altra, e può anche essere utile, formativa. Ma, per quanto mi riguarda, questo è un capitolo chiuso. Ne ho avuto abbastanza di un marito.
Si studiano tre settimane, si amano tre mesi, litigano tre anni, si tollerano trent'anni; e i figli ricominciano.
Un uomo non sa cosa sia la felicità fino a quando si sposa. Poi è troppo tardi.
Chi non sa contare fino a tre, lo impara nel matrimonio.
Chi si sposa per la ricchezza vende la sua libertà.
I matrimoni di interesse sarebbero i più felici. In tal caso rinuncio alla felicità.
Io non è che sia contrario al matrimonio, però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi.
Nel matrimonio, esitare significa a volte salvarsi.
I buoni matrimoni sono come la crema; basta un nonnulla a farli andare a male.
Meglio essere cornuto che vedovo. Ci sono meno formalità.