Pensare non è essere d'accordo o in disaccordo: questo è votare.
Ha capovolto del tutto la sua vita. Prima era triste e depresso. Ora è depresso e triste.
Buone recinzioni fanno buoni vicini.
Nessuna lacrima nello scrittore, nessuna lacrima nel lettore.
Accumulare sapienza è male quanto accumulare denaro. Una volta o l'altra bisogna cominciare a far partecipi gli altri di ciò che si sa.
Noi ci sediamo in cerchio e supponiamo, ma il Segreto si siede in mezzo e sa.
Dilatate il pensiero, abbellitelo; esso è nuovo e antico, civile e cristiano.
O si crede o si pensa, non c'è altra via. Quelli che credono fanno bene ad andare in chiesa, ma quelli che pensano non possono accontentarsi di prediche e di verità preconfezionate.
L'importante è pensare meno, ricordare e immaginare e aspettare meno. Prendere subito quello che c'è e basta.
Il pensiero è un dinamismo dialogico ininterrotto, una navigazione tra Scilla e Cariddi verso le quali la trascina ogni egemonia di uno dei processi antagonisti.
Chi pensa molto, chi pensa cioè oggettivamente, dimentica facilmente le proprie vicende, ma non dimentica i pensieri che da quelle sono suscitati.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.
Non si entra nel pensare affermando d'essere il migliore. Non cerchiamo la saggezza per eccellenza, ma per difetto.
Il pensiero fa la grandezza dell'uomo.
Chi vuole pensare deve rinunciare a "darsi da fare".