Una coscienza a posto è una festa continua.
Ciò che non può essere curato deve essere sopportato.
L'ozio è un'appendice della nobiltà.
La speranza e la pazienza sono due rimedi sovrani per ogni cosa, i rifugi più sicuri, i cuscini più soffici su cui giacere nelle avversità.
Tabacco, divino, raro, sovraeccellente tabacco, tanto superiore a tutte le loro panacee, oro potabile, pietra filosofale, sovrano rimedio di tutte le malattie.
Non c'è niente al mondo così sconveniente per una donna quanto l'avere una coscienza anticonformista.
A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l'esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato.
La coscienza non può mai essere qualcosa di diverso dall'essere cosciente.
La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando.
La coscienza ci rende tutti egocentrici.
La tua coscienza è il metro della schiettezza del tuo egoismo. Ascoltala attentamente.
Il dono della coscienza è una benedizione di Dio, ma può convertirsi in maledizione se noi non vogliamo che sia benedizione.
La voce della coscienza è come uno di quei congegni d'allarme che scattano per ogni nonnulla e nessuno gli dà più retta.
Non esistono testimoni tanto terribili, né accusatori tanto implacabili quanto la coscienza che abita nell'animo di ciascuno.
Quello che avevo da dire l'ho detto. La rabbia e l'orgoglio me l'hanno ordinato. La coscienza pulita e l'età me l'hanno consentito. Ma ora devo rimettermi a lavorare, non voglio essere disturbata. Punto e basta.