Ogni religione è repressiva.
Vi è nulla che tanto invilisca una nazione quanto il dispotismo religioso.
Non si è mai disputato se c'è luce a mezzogiorno.
La credenza in una forza invisibile non ufficialmente riconosciuta si dice superstizione. Se c'è il riconoscimento ufficiale invece la chiamano religione.
Nella cosiddetta deferenza religiosa vibra costantemente un che di bizantino, se non addirittura di vile.
Difficilmente troverete uno spirito profondo nell'indagine scientifica senza una sua caratteristica religiosità.
La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà.
Niente è più specifico all'uomo della capacità di religione e del senso di una divinità.
L'unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre intensamente il reale.
L'integralismo religioso, vuol dire una religione con tanta crusca, infatti fa fare delle grosse cacate.
La religione è l'effetto placebo dell'anima.