Un artista è come un buon soldato: deve essere sempre pronto a sacrificarsi per servire l'arte e il teatro.
Se uno spettacolo non va bene sto male, sto proprio male. Io voglio solo che vada tutto bene, che le persone ridano, che si divertano, che escano contente e quando vedono gli amici dicano 'oh, guarda quello è troppo forte!'. Questo è il successo, questo è il teatro.
Il teatro è la mia passione più grande. Ci ho messo tanto. E' stata una lotta togliermi l'etichetta del comico o del presentatore per portare in scena altro. Ho scritto testi miei e mi sono messo in gioco.
Per noi attori il cinema è un compromesso, lo accettiamo per diventare più popolari e far venire la gente a teatro, che è il nostro vero habitat.
Molte persone piangono alla fine del film. Altre escono e si fumano una sigaretta. Altre ancora escono nel bel mezzo del film e si fumano una sigaretta. Ciascuno gestisce il film come meglio crede... ma chiunque vada a teatro, invece, conosce esattamente quello che sta per ottenere.
Al college ho lasciato medicina per fare teatro, poi mi sono trasferito a San Francisco e ci ho vissuto per cinque anni.
Il cinema è per i registi, il teatro per gli attori.
Sono convinto che uno spettacolo teatrale sia bello se visto dal vivo, la sua registrazione invece è molto meno interessante.
Il teatro è per il pubblico e il pubblico non può essere esclusivamente benestante e privilegiato.
Alle prove teatrali l'unico autore che è meglio di quello assente è uno morto.
La miseria è il vero copione della comicità. È già tragedia, perciò si ride.