I drammaturghi ci imbrogliano sull'amore. Lo rendono carino, comico, lascivo, ma non possono renderlo vero.
Ho cominciato come pittore ma ero nato per il teatro.
Il piacere del teatro è decaduto non per la scomparsa di buoni attori ma perché la gente comune è apparsa a recitare negli uffici, nei ritrovi, nelle strade. Tutti si esibiscono come su un palcoscenico, orgogliosi della loro esistenza priva di valore.
Nella vita privata sono molto riservato, mentre sul palco mi apro.
Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente.
La performance non è un'illusionistica copia della realtà, nè la sua imitazione. Non è una serie di convenzioni accettate come un gioco di ruolo, recitato in una seperata realtà teatrale. L'attore non recita, non imita, o pretende. Egli è se stesso.
La tv è divertente, ma in teatro si sente il respiro della gente e la libertà del palcoscenico.
La solitudine è il teatro dei risentimenti.
Chi ha in sé abbastanza tragedia e commedia, se ne sta preferibilmente lontano dal teatro.
La qualità di un musical è inversamente proporzionale al numero di volte che il coro dice 'Hurrà!'.