La felicità è egoista.
La cosa triste non è lasciare la vita, bensì lasciare ciò che le dà un senso.
Sicuramente siamo tutti dei Narcisi, che amano e detestano la propria immagine, ma sono indifferenti a tutte le altre.
Chi ama irrita sempre chi non ama.
Crediamo di essere i primi a provare certi turbamenti, non sapendo che l'amore è come la poesia, e che tutti gli amanti, anche i più mediocri, pensano d'innovare.
Tutte le madri, per principio, non augurano niente di meglio ai figli che il matrimonio, ma disapprovano la donna che essi scelgono.
È con le occasioni mancate che a poco a poco noi ci costituiamo un patrimonio di felicità. Quando il desiderio è soddisfatto, non resta che morire.
Felicità. Una cosa che dipende non dalla posizione, ma dalla disposizione.
Il segreto della felicità? Accontentarsi di quello che non si ha.
La felicità è come una farfalla: se l'insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te.
La felicità non è cosa facile: è molto difficile trovarla in noi stessi e impossibile trovarla altrove.
Non c'è vera felicità se non quella di cui ci si accorge di godere. Il bambino è felice, è vero, ma siccome lo viene a sapere soltanto molto più tardi è come se non lo fosse mai stato.
La felicità è impossibile a chi la desidera.
La felicità in assoluto non esiste, essa è solo una momentanea sospensione dell'affanno.
La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.
Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità.