Fai doppia fatica a essere un agricoltore che a essere il suo maiale.
Domenica a Dublino. La frase di per sé è già una condanna. Domenica a Dublino. Lascia cadere queste parole da una rupe ed esse non toccheranno mai il fondo, ma continueranno a precipitare nel vuoto fino alle cinque del grigio pomeriggio.
I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano.
Il mio cuore batte, il mio stomaco ha fame, la mia bocca ha sete. No, né morti né vivi, tu e io. Più vivi di ogni altra cosa. Ma presi in mezzo, direi. Due sconosciuti che si sfiorano nelle tenebre della notte, ecco che cosa siamo. Due sconosciuti in cammino.
Coloro che sono saggi in parte, saranno gli idioti migliori.
Da per tutto, come una corrente viva, un fiume della montagna, scendeva l'aria nuova, l'ossigeno esalava dalle piante verdi. Lo potevi vedere fremere in un'alta marea di cristallo. L'ossigeno puro, vergine, verde, freddo ossigeno, trasformava la valle in un delta di fiume.
Senza fatiche pochi colgono gioie.
E questo omo ha una somma pazzia, cioè che sempre stenta per non istentare, e la vita se li fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
C'è un ideale assai diffuso in Italia: guadagnar molto faticando poco. Quando questo è irrealizzabile, subentra un sottoideale: guadagnar poco faticando meno.
La fatica puramente fisica, purché non sia eccessiva, tende a essere una causa di felicità; favorisce un sonno quieto e profondo e un buon appetito e dà gusto ai piaceri possibili nei giorni di vacanza. Ma quando è eccessiva diventa un male assai grave.
Cento volte al giorno ricordo a me stesso che la mia vita interiore e esteriore sono basate sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti,, e che io devo fare il massimo sforzo per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto.
Fatica da bestia fa crescere il mucchio, ma rende triste la vita.
È leggero il compito quando molti si dividono la fatica.
Ogni fatica che ci è grata ha con sè il suo rimedio.