Vendicarsi di un nemico è ricominciare un'altra vita.
Con gravissimo pericolo si custodisce ciò che piace a molti.
Il saggio comanda il proprio cuore, lo stolto invece ne è schiavo.
Chi fa un'offerta a un morto, a quello non da nulla e toglie a sé stesso.
Un torto si sopporta più facilmente con le orecchie che con gli occhi.
La perdita di cui non ci si avvede non è una perdita.
La vendetta procede sempre dalla debolezza dell'animo, che non è capace di sopportar le ingiurie.
Le persone intelligenti non disprezzano nessuno, perché sanno che nessuno è tanto debole da non potersi vendicare, se subisce un'offesa.
Costa più vendicare i torti, che sopportarli.
La vendetta è il piacere abietto di una mente abietta.
Li batteremo arrivando vivi alla fine della guerra, è questa la nostra vendetta.
Guardava dinnanzi a sé i parchi, i campi, i boschi, le montagne, le misteriose montagne. Vendetta, che inutile cosa.
La vendetta più crudele è il disprezzo di ogni vendetta possibile.
L'aforisma è il sogno di una vendetta sottile.
Non la faremo finita con loro, finché il giapponese non sarà parlato solo all'inferno.
La sete di vendetta cambia una persona. La spinge a compiere azioni che pensava di non essere in grado di fare.