La perdita di cui non ci si avvede non è una perdita.
Chi è risoluto a fare del male, trova sempre il pretesto.
Tre sono le cose che dovremmo sempre evitare: l'odio, l'invidia ed il disprezzo.
A chi sta in alto è molto più facile che la caduta provochi danni.
È ancor più breve di un "no" il silenzio del saggio ad una richiesta.
È da stolti volersi vendicare del vicino con un incendio.
Passare senza ascoltare il dolore della nostra gente, senza radicarci nella loro vita, nella loro terra, è come ascoltare la Parola di Dio senza lasciare che metta radici dentro di noi e sia feconda. Una pianta, una storia senza radici, è una vita arida.
L'attaccamento è fabbricatore d'illusioni; chi vuole il reale dev'essere distaccato.
Gli anni non contano.
Gli esseri umani sono troppo importanti per essere trattati come semplici sintomi del passato.
A mio parere non significa nulla. Non ho opinioni riguardo l'indifferenza, e non me ne curo.
L'indifferenza è il peso morto della storia.
Com'era possibile che la vita sul nostro pianeta fosse una cosa che si attraversava a occhi chiusi, o che si dava per scontata?
Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
Il modo migliore è di non combattere, lascia perdere. Non cercare sempre di aggiustare le cose. Quello da cui scappi non fa che rimanere con te più a lungo. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte.
Oggi le guerre, in Occidente, non si combattono con le armi, ma col menefreghismo che ci avvelena la vita ogni giorno.