Tu guardi le stelle, stella mia. Potessi io diventare il cielo per guardarti con occhi infiniti.— Platone
Tu guardi le stelle, stella mia. Potessi io diventare il cielo per guardarti con occhi infiniti.
Hai torto, amico, se pensi che un uomo di qualche merito debba star lì a calcolare il rischio di vita e di morte, invece di pensare se ciò che fa è giusto o ingiusto e se si è comportato da uomo onesto o malvagio.
La democrazia si muta in dispotismo.
La musica è il fuoco dell'anima.
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.
L'aritmetica ha un grande potere nell'elevare la mente costringendola a ragionare intorno a numeri astratti.
Nessuna tenebra dura per sempre. E anche nell'oscurità c'è sempre qualche stella.
Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.
Le stelle sono nel cervello dell'uomo.
Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che abiterò in una di esse, visto che riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.
Oh, la presunzione delle stelle cadenti. Non importa, saranno buchi neri un giorno.
Il digiuno cessava quando nel cielo chiaro di quello scorcio d'estate spuntavano le prime tre stelle.
La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come le stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in sé stessi la loro legge e il loro cammino.
Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoro eterno ed alterno dell'onda coll'onda? Così è dell'uomo: è perseguito dall'infinito, è sbattuto all'infinito. Oh fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella!
Potrebbe darsi che i vecchi astrologi abbiano rovesciato esattamente la verità, quando credevano che le stelle controllassero i destini degli uomini. Arriverà il momento in cui gli uomini controlleranno il destino delle stelle.
Amo il pezzo di terra che tu sei, perché delle praterie planetarie altra stella non ho. Tu ripeti la moltiplicazione dell'universo.