Conosci te stesso.— Platone
Conosci te stesso.
Ma badate bene, cittadini, che non sia questa la cosa più difficile, ossia sfuggire alla morte, ma che molto più difficile sia sfuggire alla malvagità. Infatti, la malvagità corre molto più veloce della morte.
La follia si manifesta in varie forme, ma non tutte immediatamente evidenti.
Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
L'amore è il desiderio di possedere il bene per sempre.
Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti.
La massima conoscenza è sapere che siamo circondati dal mistero.
Conosci te stesso? Potrai rispondere di sì senza paura di sbagliare quando scoprirai in te stesso più difetti di quanti ne vedano gli altri.
È dalle piccole cose che conosciamo noi stessi.
Conoscente. Una persona che conosciamo abbastanza bene per chiederle un prestito, ma non abbastanza per prestarle dei soldi.
Solo alla fine della conoscenza di tutte le cose, l'uomo avrà conosciuto sé stesso. Le cose infatti sono soltanto i limiti dell'uomo.
Per conoscere, anche poco, se stessi, bisogna conoscere a fondo gli altri.
Conoscersi significa errare e l'oracolo che ha detto "Conosci te stesso" ha proposto un compito più grave delle fatiche di Ercole e un enigma più oscuro di quello della Sfinge.
Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.
Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione; attraverso l'allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione; sino a includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza.
Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo.