In teatro, spesso, le cose migliori sono gli intervalli.
L'unica trasgressione possibile nel nostro paese è l'obbedienza alle regole.
La televisione, al contrario del cinema (e del teatro), fa di tutto per impedirti di pensare. E ci riesce.
L'onestà non paga. Se vuoi essere onesto, devi farlo gratis.
Come faccio ad essere sicuro della mia intelligenza se tutti gli imbecilli che conosco sono sicuri della loro.
Tra i cattolici c'è di tutto: anche qualche cristiano.
Due posti in piedi, per favore e se è possibile l'uno accanto all'altro.
A due anni mi portarono in scena dentro uno scatolone legata proprio come una bambola perché non scivolassi fuori. E così il mio destino fu segnato. Da "Pupatella" attraverso la poupée francese, divenni per tutti "Pupella" nel teatro e nella vita.
Il teatro non lo considero gay, non c'è il sesso: noi sulla scena siamo creature di cartone.
Teatro popolare è uno slogan vuoto che ha senso solo se lo spazio diventa davvero popolare, se la gente avverte che stai lavorando in una certa direzione e non, pardon, per farti le pippe.
Penso che il cinema sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino.
Il palco è lo strumento degli attori.
Ogni fantasma, ogni creatura d'arte, per essere, deve avere il suo dramma, cioè un dramma di cui esso sia personaggio e per cui è personaggio. Il dramma è la ragion d'essere del personaggio; è la sua funzione vitale: necessaria per esistere.
Il piacere del teatro è decaduto non per la scomparsa di buoni attori ma perché la gente comune è apparsa a recitare negli uffici, nei ritrovi, nelle strade. Tutti si esibiscono come su un palcoscenico, orgogliosi della loro esistenza priva di valore.
Nel teatro, il regista è Dio, ma sfortunatamente gli attori sono atei.
Il letto è il teatro dei poveri.