Se la gente non va a teatro non è perché il teatro è in crisi ma perché è in crisi la gente.— Pino Caruso
Se la gente non va a teatro non è perché il teatro è in crisi ma perché è in crisi la gente.
Le sofferenze dicono migliorano l'uomo. Visti i risultati, proverei con la felicità.
Il teatro d'avanguardia è il teatro di domani. Il guaio è che te lo fanno vedere oggi.
Sono solo l'estraneo con il quale ho più confidenza.
Non ho sogni nel cassetto. Preferisco tenerci la biancheria.
Basta con i fatti! Passiamo alle parole!
Non ci può essere una crisi la settimana prossima. La mia agenda è già piena.
I momenti di crisi raddoppiano la vitalità negli uomini. O forse, più in soldoni: gli uomini cominciano a vivere appieno solo quando si trovano con le spalle al muro.
Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l'altro rappresenta l'opportunità.
Vana impresa combattere la crisi poiché è ormai connaturata al sistema.
Parlare di crisi significa promuoverla; non parlarne significa esaltare il conformismo. Cerchiamo di lavorare sodo, invece. Smettiamola, una volta per tutte, l'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.
Quando è in atto una crisi, la passività non fa che accrescere l'impotenza: alla fine ci si trova costretti ad agire proprio sui problemi e nelle condizioni di gran lunga meno favorevoli.
La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. La creatività nasce dall'angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
È nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora; senza crisi qualsiasi vento diventa una brezza leggera.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce le proprie sconfitte e i propri errori alla crisi, violenta il proprio talento e mostra maggior interesse per i problemi piuttosto che per le soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza.