Danziamo, danziamo... altrimenti siamo perduti.— Pina Bausch
Danziamo, danziamo... altrimenti siamo perduti.
Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza.
Danzare sembra affascinante, semplice, incantevole. Ma il cammino verso il paradiso della realizzazione non è meno complesso di tutti gli altri. C'è una fatica così grande che il corpo grida, persino nel sonno. Ci sono momenti di completa frustrazione, ci sono piccole morti quotidiane...
La terra gira e non cade. La trottola gira e non cade. Quello che gira non cade. Così a volte credo che nella danza non ci sia la morte. Che dio è il danzante.
Essere bello? Mi ha aiutato tanto. La danza si basa sull'estetica, vedi sul palco il principe azzurro e riesci a identificarti nella storia.
Il balletto è un'arte severamente tradizionalista quanto stupefacentemente viva e proiettata nel futuro.
Colui che conosce il potere della danza, vive in Dio.
Per farmi venire un collo del piede da vera ballerina chiedevo alle mie amiche di sedersi per ore sulle mie caviglie.
Dio ti rispetta quando lavori ma ti ama quando danzi.
Ballare è la poesia dei piedi.
Che il morto mangi il morto! E noi vivi danziamo sull'orlo del cratere, un'ultima danza di morte. Ma che sia una danza!
L'armonia nel corpo, il suo controllo. Ho iniziato a comprendere perché la danza sia la linfa vitale delle religioni, la serie rituale di movimenti il primo dio del mondo.