Colui che è capace vede in ogni dovere un obbligo.
Il popolo è fatto di molti vuoti zeri, cui volentieri s'aggiunge chi si sente una cifra.
Le catene della schiavitù legano soltanto le mani: è la mente che fa libero l'uomo.
Come il giovane vive nel futuro, così l'adulto vive nel passato: nessuno sa giustamente come vivere nel presente.
In tutte le lotte della vita domare le proprie pretese, non esser mite, non bonario, neppure generoso, esser giusto verso sé stesso e gli altri, questa è la cosa più difficile in questo vasto mondo.
Solo chi è intransigente sui propri diritti ha la forza del dovere.
Il senso del diritto è innato. Il senso del dovere è imposto.
Il dovere è sentire ciò che è grande, privilegiare ciò che è bello e non inchinarsi a tutte le convenzioni della società con le ignominie che ci impone.
Non v'è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi doveri. Quelli d'un infermo sono la pazienza, il coraggio e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini.
Spesso confondiamo il dovere con ciò che compiono gli altri e non ciò che noi stessi dobbiamo compiere.
Mentre unico dovere è il non far male agli altri.
Il senso del dovere è simile ad un'orribile malattia. Distrugge i tessuti del pensiero come certe malattie distruggono i tessuti del corpo.
Aspettare che gli altri facciano il loro dovere è il miglior alibi per non fare il nostro.
Chi disputa col proprio dovere è sul punto di violarlo.
Non è possibile opporre il dovere al piacere, né il lavoro al gioco, quando il dovere è piacere e il lavoro è gioco.