Chi vuol morire, o vincere, raramente è vinto.
L'amore non è che un piacere, l'onore è un dovere.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
Un bugiardo è sempre prodigo di giuramenti.
Tutti i mali sono uguali quando sono estremi.
A raccontare i propri mali, spesso vi si porta sollievo.
Non vinci la guerra dando la vita per il tuo paese, la vinci facendo in modo che altri figli di puttana diano la loro.
L'attimo in cui tocchi il bordo della piscina per primo dura un istante, ma te lo porti nel cuore per tutta la vita.
Abbiamo perso di vista una delle massime fondamentali della guerriglia: la guerriglia vince se non perde. L'esercito convenzionale perde se non vince.
Fottere un repubblicano alle elezioni è il piacere più grande che un uomo possa concedersi senza togliersi i vestiti di dosso.
Le vittorie vere e durature sono quelle della pace e non della guerra.
I problemi della vittoria sono più gradevoli di quelli della sconfitta, ma non meno difficili a risolversi.
La pace ha le sue vittorie, non meno celebri di quelle della guerra.
Non abbiamo vinto, ma abbiamo lottato; non abbiamo abbattuto il tiranno, ma abbiamo fermato la sua corsa, non abbiamo salvato il nostro paese, ma l'abbiamo difeso, e se un giorno sarò scritta la nostra storia, potremo dire che abbiamo resistito.
Quando vivi intensamente, capisci presto che la cosa più facile, più normale, è il fallimento. Però solo dai fallimenti ricavi una lezione. La nostra generazione è segnata dai fallimenti. Eppure si potrebbe dire che procede di sconfitta in sconfitta fino alla vittoria finale.
A volte quando si vince, si perde.