Chi vuol morire, o vincere, raramente è vinto.
Dopo aver mentito occorre buona memoria.
Chi non sente il suo male è tanto più malato.
Nella felicità degli altri io cerco la mia felicità. Aprirsi agli altri: l'unica, la sola soluzione.
Ognuno guarda i mali altrui con altro occhio che non guardi i suoi.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente, ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.
In battaglia tutto ciò che è necessario per farti combattere è un po' di sangue caldo e sapere che perdere è più pericoloso che vincere.
Troppa enfasi viene riconosciuta alla vittoria. Le sole circostanze in cui riveste autentica importanza sono la guerra e la chirurgia.
Nulla sembra spregevole a quelli che vincono.
Il feticcio è il segno di una vittoria trionfante sulla minaccia di evirazione e una protezione contro quella minaccia.
Se in battaglia un uomo ne vincesse mille, e un altro vincesse se stesso, il vero vincitore sarebbe il secondo.
La battaglia per la libertà non è mai persa, perché non è mai vinta.
Il momento della vittoria è troppo breve perché si debba vivere per quello e per nient'altro.
La vera vittoria è la vittoria sull'aggressione, una vittoria che rispetti l'umanità del nemico rendendo così inutile un ulteriore conflitto.
Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.