La storia è sempre più complessa dei programmi.— Piero Gobetti
La storia è sempre più complessa dei programmi.
Il mussolinismo è un risultato assai più grave del fascismo stesso perché ha confermato nel popolo l'abito cortigiano, lo scarso senso della propria responsabilità, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal deus ex machina la propria salvezza.
La virtù del dubbio e la sospensione del giudizio, la capacità di dar ragione all'avversario è la migliore preparazione all'intransigenza e all'intolleranza operosa.
Il fascismo è il governo che si merita un'Italia di disoccupati e di parassiti ancora lontana dalle moderne forme di convivenza democratiche e liberali.
Senza conservatori e senza rivoluzionari, l'Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico.
Non può essere morale chi è indifferente. L'onestà consiste nell'avere idee e crederci e farne centro e scopo di se stessi.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità.
La storia insegna che l'unico modo di rispondere alla violenza è la violenza. La sola soluzione possibile sarebbe quella di sostituire all'uso delle armi l'uso della parola.
La storia non è nulla, se non è l'esperienza e la scuola del genere umano.
Noi non sappiamo, né abbiamo il diritto di sapere, che cosa sia la storia nella sostanza, nell'assoluto, al di là del tempo. Indoviniamo, ma non conosciamo, il giudizio del Tribunale dei morti. Forse un'insperata gloria esploderà, atterrando le muraglie.
Cercare di capire la storia è come smontare un pianoforte per vedere dov'è una Sonata di Ludwig van Beethoven.
La storia insegna che la storia non insegna nulla.
Ingannatrice beffarda dei suoi idolatri, la storia si rivela solo a chi la avversa, perfetto storico non può essere che l'antistoricista.
La Chiesa è il prolungamento nella storia, nel tempo e nello spazio, di Cristo.
La storia del mondo non è altro che la biografia di grandi uomini.
Storia. Ogni volta che la parola appare, fa capolino la violenza.