L'umorismo è un modo di scrostare i grandi sentimenti della loro idiozia.
I popoli felici non hanno storia. La storia è la scienza dell'infelicità degli uomini.
L'infinito non esiste. L'universo è finito sebbene illimitato. Non c'è posto per Dio.
Non è questione di coraggio. E' che preferisco dormire. E sognare. Già: e sognare.
Il signore ha l'aria trasognata, disse il portiere di notte. - Non sono il tipo, disse Pierrot. Ma spesso mi capita di non pensare a niente. - È già meglio che non pensare affatto, disse il portiere di notte.
Mentre il comico è la percezione dell'opposto, l'umorismo ne è il sentimento.
L'umorismo non è rassegnato ma ribelle, rappresenta il trionfo non solo dell'Io, ma anche del principio del piacere, che qui sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali.
L'umorista è uno che vede nelle vicende quotidiane, nei grandi momenti storici e sociali, il lato buffo, il lato contrastante, e lo mette in evidenza.
Chi ha il senso dell'humour ha diritto al trenta per cento di sconto sull'età.
L'umorismo serve a ricordarci che, per quanto sia alto il nostro trono, vi stiamo seduti poggiando sempre il didietro.
Adesso preferirei scherzare; l'umorismo è una cosa bellissima, che si libra al di sopra delle visioni, libero da ogni desiderio!
L'umorismo ride di. Bisogna ridere contro. L'umorismo è il modo di ridere della borghesia e con la borghesia morirà.
Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita.
L'umorismo è la gentilezza della disperazione.
L'umorismo è un fenomeno di sdoppiamento nell'atto della concezione; è come un'erma bifronte, che ride per una faccia del pianto della faccia opposta.