Il moralista dice di no agli altri, l'uomo morale solo a se stesso.
La mia è una visione apocalittica. Ma se accanto ad essa e all'angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare.
Io ti ricordo, Narciso, avevi il colore della sera, quando le campane suonano a morto.
Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell'esperienza speciale che è la cultura.
L'uomo è sempre stato conformista. La caratteristica principale dell'uomo è quella di conformarsi a qualsiasi tipo di potere o di qualità di vita trovi nascendo.
La morale ci dice quello che dobbiamo fare. Il moralismo quello che vorremmo che gli altri facessero.
Un uomo che moralizza è di solito un ipocrita, e una donna che moralizza è invariabilmente scialba.
Il giudizio e la condanna morale è la vendetta preferita degli spiritualmente limitati su coloro che lo sono meno di loro.
La ferocia dei moralisti è superata soltanto dalla loro profonda stupidità.
Colui che predica la morale limita di solito le sue funzioni a quelle d'un trombettiere di reggimento, che dopo aver sonata la carica e fatto molto rumore, si crede dispensato di pagar di persona.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
Il moralista, impegnato a predicare la virtù, difficilmente troverà il tempo di praticarla.
Il moralismo è la morale di chi non ne ha alcuna.
Ogni specie di moralismo è negazione della vita.