L'inverno dello spirito. Mors ontologica. Quando l'anima è morta.— Philip K. Dick
L'inverno dello spirito. Mors ontologica. Quando l'anima è morta.
L'arte, come la teologia, è una frode ben confezionata.
Uno Stato non è migliore di chi lo guida.
Rinascere di nuovo, come dice il Libro tibetano dei morti. È veramente così. Cristo, speriamo di sì, perché in questo caso ci incontreremo di nuovo.
La verità diverte sempre gli ignoranti.
Ci vuole una forma superiore di saggezza per sapere quando occorre usare l'ingiustizia.
Vorrei che tu venissi da me in una sera d'inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.
Verrà poi 'l verno, che di bianca neve suol i poggi vestir, coprir la rosa, e le piagge tornar aride e meste.
La nostra avventura è terminata. L'inverno di quest'anno è morto come la tomba. Forse quando moriremo, forse soltanto la morte potrà darci la chiave e il seguito e la fine di questa avventura mancata.
L'inverno arrivò con l'irruenza di un attentatore anarchico.
I giorni della malinconia sono arrivati,i più tristi dell'anno, dei venti stridenti,e dei boschi spogli e dei campi marroni e inariditi.
Nel tempo della semina impara, in quello del raccolto insegna, d'inverno spassatela.
Pensa sempre a quanto è lungo l'inverno.
Era una di quelle rare, splendide giornate d'inverno nelle quali anche l'Inghilterra si ricorda che c'è un sole.
Dalla natura deforme la foglia simmetrica fugge, l'àncora più non la tiene. Già inverno, non inverno, fuma un falò presso il Naviglio.
Coloro che si limitano a studiare e a trattare gli effetti della malattia sono come persone che si immaginano di poter mandar via l'inverno spazzando la neve sulla soglia della loro porta. Non è la neve che causa l'inverno, ma l'inverno che causa la neve.