L'omosessualità è irrelevante circa il problema dell'abuso sui minori.
A parte mio marito, che potrebbe anche diventarlo un giorno, io vivo circondata da omosessuali. Per anni sono stati il mio sostegno, i miei amici, i miei figli adottivi e i miei confidenti.
Gli omosessuali, non potendo sposarsi, si adottano tra di loro.
Non vedo perché vergognarsi delle storie d'amore omosessuali, o perché farne una questione.
Sono qui oggi perché io sono gay.
Nessuno ci convincerà mai che un omosessuale possa avere in sé le condizioni e le esigenze di condotta che ne potrebbero fare un vero Rivoluzionario, un vero Comunista militante. Una deviazione di questa natura si scontra con il concetto che noi abbiamo di come dev'essere un militante comunista.
La vita sarebbe stata senz'altro migliore in un mondo dove il sesso venisse considerato come qualcosa di naturale e non spaventoso, e gli uomini potessero amare gli uomini naturalmente, secondo la loro inclinazione, proprio con la stessa naturalezza con cui amano le donne.
Non esistono gli omosessuali; esistono atti omosessuali.
Io sono ferito dalla grave freccia d'amore per Licisco, che afferma di superare in tenerezza qualsiasi donna.
Soltanto le checche sanno come si fa a sembrare una donna sexy.
Tuttora non so spiegarmi perché considerassi l'omosessualità una specie di "malattia". Non ho la presunzione di salvare nessuno, ma se il mio libro potesse aiutare qualcuno a evitare di perdere tutti gli anni che ho buttato via io, sarei felice.