La felicità non si ottiene con una pillola, la vita è un privilegio.
Se decideste di spegnere la televisione e iniziaste a sfogliare dei saggi, vi accorgereste che l'unico grande tema del XX secolo è stata la solitudine e l'alienazione.
Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell'ossigeno; tutto il resto è vivere.
Per noi guarire non è solo prescrivere medicine e terapie, ma lavorare insieme condividendo tutto in uno spirito di gioia e cooperazione.
Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina.
La vita è fatta di piccole solitudini.
Ho una vita sola e non posso sprecarla, voglio viverla per qualcosa di grande, per qualcosa che non passa: soltanto Dio non passa, solo l'amore resta.
Dopo tutto la vita si osserva con maggior vantaggio da una finestra sola.
La vita non si svela che alla vita. Il segreto amplesso del passato e del futuro nella stessa coscienza si rivela a coloro che tutto il passato hanno vissuto, sudato, pianto, baciato, morso e masticato e che vogliono fra le carezze o le gomitate della morte vivere, baciare, masticare il loro futuro.
La vita è tutta una bestialità, e allora dica un po' lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto.
Nulla può superare la futilità della nostra esistenza se non la follia delle nostre ambizioni.
Lo scopo della vita è di tornare all'Amore, in ogni momento.
Voi conoscete il mio cuore, ma non la storia della mia vita. Quale campo da esplorare, quello di un'intera vita!
Diciamo che il nostro è l'unico modo di vita: ma ve ne sono così tanti altri! Tanti quanti i raggi che in un cerchio possono essere tracciati dal centro.
Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio che c'è la gioia perché c'è il dolore che c'è la pace perché c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti.