Luigi Pirandello presenta una profonda e critica prospettiva della condizione umana, mettendo in evidenza l'idea che la vera essenza dell'esistenza risieda proprio nelle difficoltà e negli errori commessi lungo il cammino. L'affermazione suggerisce che vivere senza fare nulla di significativo o senza imbarcarsi nel caos della vita potrebbe essere un segno di assenza stessa, in quanto non si è mai veramente vissuti se non ci sono stati rischi presi e sbagli commessi. Questo aforisma invita il lettore ad esplorare la natura complessa dell'esistenza umana e i dilemmi che essa presenta.