La vecchiaia è la sede della sapienza della vita.
La fede ci rende prossimi, ci fa prossimi della vita degli altri, ci avvicina alla vita degli altri. La fede suscita il nostro impegno con gli altri, la fede suscita la nostra solidarietà.
Questo è lo stile di Dio: non è impaziente come noi, che spesso vogliamo tutto e subito, anche con le persone. Dio è paziente con noi perché ci ama, e chi ama comprende, spera, dà fiducia, non abbandona, non taglia i ponti, sa perdonare.
La pazienza evangelica non è indifferenza al male. Di fronte alla zizzania presente nel mondo il discepolo del Signore è chiamato a imitare la pazienza di Dio, alimentare la speranza con il sostegno di una incrollabile fiducia nella vittoria finale del bene, cioè di Dio.
Quanti hanno incontrato Gesù lungo il cammino, sperimentano nel cuore una serenità e una gioia di cui niente e nessuno potrà privarli. La nostra gioia è Gesù Cristo, il suo amore fedele inesauribile! Perciò, quando un cristiano diventa triste, vuol dire che si è allontanato da Gesù.
Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce l'allegria dello Spirito Santo che sostiene la speranza.
Se una lezione ho imparato riguardo a questa cosa strana che è la vita, è che conviene viverla come se... Come se fossero reali tutte le larve che ci siamo inventate (amore, amicizia, famiglia, gloria, Dio...), di cui si maschera il niente.
La vita debb'essere viva, cioè vera vita; o la morte la supera incomparabilmente di pregio.
Una volta di più mi fu insegnato che la logica uccide la vita. E non contiene nulla in se stessa.
Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.
Se la vita è un bene, perché ci viene tolta? E se è un male, perché ci viene data?
Tu sei quel che tu chiami la tua vita, tu sei un temporaneo, casuale concatenamento di particelle.
La vita non farà che darti lezioni, giorno dopo giorno, finché campi. E dalle lezioni bisogna imparare no?
La nostra visione dell'universo è solo il risultato di un incubo di quel cattivo sonno che è la vita.
Nulla può superare la futilità della nostra esistenza se non la follia delle nostre ambizioni.
Lo scopo della vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura: è per questo che noi esistiamo.