Odierò, se potrò, altrimenti amerò, controvoglia.
— Ovidio
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La nostra interpretazione
In questa affermazione, Ovidio esprime una profonda ambivalenza emotiva rispetto all'amor cortese. Il poeta suggerisce che la sua reale inclinazione è amare qualcosa o qualcuno con passione e devozione totale; tuttavia riconosce l'eventualità dell’odio come alternativa se non può esprimere il proprio amore in modo plausibile. Questo dualismo tra amor puro, nella sua forma più idealizzata di dedizione illimitata verso un oggetto esterno che ne richiede e merita tutta la propria passione ed energia emotiva pura (in questo caso l'amore), contrastato dall’odio radicale o indifferenza nei confronti dello stesso. La dichiarazione sottolinea una tensione esistenziale fondamentale, dove il desiderio di amore profondo e sincero coesiste con la rassegnata possibilità dell'assolutizzazione del non amare per evitare sofferenze sentimentali insostenibili.