La vita è una grande delusione.
Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione.
Viviamo in un'epoca che legge troppo per essere saggia, e crede troppo per essere bella.
Nulla c'è al mondo che sia vuoto di senso, e il soffrire meno di qualunque altra cosa.
L'artista non è mai morboso. L'artista può esprimere tutto.
Meglio essere protagonisti della propria tragedia che spettatori della propria vita.
Quando la vita diventa un dialogo d'amore, quando trionfa su tutte quelle forze cieche che fanno di noi semplicemente un pezzo di universo, questa vita allora diventa eterna.
La morte non è un processo che porta via una vita, ma un processo che cambia una vita.
Gatti e scimmie, scimmie e gatti: ecco tutta la vita umana.
La vita ha spesso una trama pessima. Preferisco di gran lunga i miei romanzi.
Fa impressione chiamare i vivi con il nome dei morti e fa impressione pronunciare il nome di un morto e sentire un vivo che te risponde.
La vita porta a ricordare le cose che vorremmo dimenticare e così il nostro presente è amareggiato dal passato.
Una vita interamente felice, dal primo all'ultimo giorno, è una vita assurda; il dolore è necessario, è buono, è santo.
La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata.
La vita: viaggio involontario fra gli uomini.
E se la vita è una commedia, perché non a tutti gli attori fu data la maschera?