Il mistero dell'amore è più grande del mistero della morte.
Fare una buona insalata vuol dire essere un diplomatico brillante - il problema è identico in entrambi i casi: sapere esattamente quanto olio bisogna mettere assieme all'aceto.
La vera tragedia dei poveri è che non si possono permettere altro che l'abnegazione. I bei peccati, come tutte le cose belle, sono privilegio dei ricchi.
Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia.
L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.
Ognuno di noi riunisce il sé il cielo e l'inferno.
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
Il vero antidoto alla paura della morte non può che provenire dalla vita. Essa è un formidabile diversivo, un antidoto che respinge indietro quel pensiero e quella paura.
La morte è l'ignoranza della vita: quanti uomini morti si aggirano tra i viventi.
Soltanto l'assoluto e l'universale può morire; noi moriamo in quanto siamo il morire dell'assoluto.
Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri.
Chi ha paura di sognare è destinato a morire.
Voglio che la morte mi colga mentre pianto i miei cavoli, per niente preoccupato per lei e meno ancora del mio orto imperfetto."
La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno.
Tutte le morti sono odiose per i miseri mortali.
È poco probabile che tutto finisca con la morte perché sarebbe troppo comodo cavarsela così a buon mercato.