Il malcontento è il primo passo verso il progresso.
Lo sfortunato aforisma proposto sull'arte come specchio della natura è volutamente espresso da Amleto per convincere gli ascoltatori della sua assoluta pazzia in materia d'arte.
Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che si vive fino in fondo è giusto.
La prosperità, il piacere e il successo possono essere volgari e refrattari, ma il dolore è la più sensibile di tutte le cose create.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.
Durante gli esami gli sciocchi pongono domande cui i saggi non sanno rispondere.
Non sempre quello che viene dopo è progresso.
Dal progresso delle scienze dipende in modo diretto il progresso complessivo del genere umano. Chi frena il primo frena anche il secondo.
Un altro fatto che attesta grandemente il progresso umano della nostra età è l'avvicinamento dell'aristocrazia al popolo.
Il progresso sarebbe meraviglioso, se solo volesse fermarsi.
Il progresso è la realizzazione dell'utopia.
Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
Il progresso importuna la natura e dice di averla conquistata. Ha scoperto morale e macchine per portar via la natura alla natura e all'uomo; e si sente al sicuro in una costruzione del mondo tenuta insieme dall'isterismo e dai comfort.
Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente.
Il progresso, la più ingegnosa e più crudele tortura dell'umanità.
Il progresso umano ha liberato il pensiero, ma allo stesso tempo ha incrementato l'angoscia di questo pensiero che si ritrova solo con se stesso, solo e libero. Da qui il malessere, mal di vivere che un tempo solo le menti eccezionali conoscevano, e che oggi coinvolge intere folle.