L'industria è la radice di ogni bruttura.
Fare una buona insalata significa che si è un brillante diplomatico; il problema è identico in entrambi i casi: sapere con esattezza quanto olio mescolare col proprio aceto.
Qualsiasi preoccupazione per ciò che è buono o sbagliato nella condotta rivela un arresto dello sviluppo intellettuale.
I parenti sono soltanto una banda di noiosi, totalmente sprovvisti di savoir vivre, e altrettanto inetti per quanto riguarda la scelta del momento di morire.
In fatto di musica il sentimento è il mio forte. Riserbo la scienza per la vita.
Per quanto paradossale possa sembrare, non è meno vero che la vita imiti l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita.
C'è una regola per l'industriale che dice: fa' il miglior prodotto possibile al minor costo possibile, pagando i massimi stipendi possibili.
Tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione.
La relazione midollare tra industria e cancro è forse qui, nella inesorabile rapina di ossigeno fatta dalla fabbrica a danno di chi ci lavora o abita vicino.
Le industrie che producono ordigni di guerra e i laboratori che studiano e progettano strumenti portatori di stragi non sono frutto del progresso scientifico. Essi nascono dal connubio tra potere politico, cultura dell'odio e tecnologia di morte.
L'industria dipende dalla volontà, non dal capitale.