Le cose peggiori sono sempre state fatte con le migliori intenzioni.
Nella vita moderna il superfluo è tutto.
Vi sono tentazioni terribili; e ci vuole forza e coraggio a cedervi.
Le uniche cose che non si rimpiangono sono le proprie follie.
La bellezza, la vera bellezza, finisce dove inizia l'espressione intellettuale.
L'unica cosa che l'artista non riesce a vedere è ciò che è ovvio. L'unica cosa che il pubblico riesce a vedere è ciò che è ovvio. Il risultato è la critica giornalistica.
Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c'è tra seme e albero.
Le intenzioni, specialmente se buone, e i rimorsi, specialmente se giusti, ognuno, dentro di sé, può giocarseli come vuole, fino alla disintegrazione, alla follia. Ma un fatto è un fatto: non ha contraddizioni, non ha ambiguità, non contiene il diverso e il contrario.
Non dire le tue intenzioni; perché se non ti riescono tu non sia deriso.
Le buone intenzioni sono state la rovina del mondo. I soli che hanno compiuto qualche cosa nel mondo sono stati coloro che non avevano nessuna intenzione.
L'intenzione fa il donatore, non il dono.