Tutto quello che viene asserito di Dio, contiene lo stato umano futuro.
Il senso per la poesia ha molto in comune con il senso del misticismo... rappresenta l'irrappresentabile, vede l'invisibile, sente il non sensibile.
Tutto è magia, o niente.
Il fato che ci opprime è l'ignavia del nostro spirito.
L'astrazione indebolisce, la riflessione rinforza.
È soltanto per la debolezza dei nostri organi che non ci vediamo in un mondo delle fate.
Credo di sapere cosa si prova ad essere Dio.
La logica matematica non ha mai scoperto un teorema che negasse l'esistenza di Dio. E non c'è una sola scoperta scientifica che possa portare alla negazione di Dio.
Dio è una risposta grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori - in fondo è solo un grossolano divieto che ci vien fatto: non dovete pensare!
Dio è un'ipotesi, e, come tale, ha bisogno di prova: l'onere della prova poggia sul teista.
Quando consideriamo gli dèi pagani, sorridiamo. Ma forse, un giorno, qualcuno sorriderà così delle nostre immagini di Dio.
Poiché dunque l'amor di Dio è la felicità e la beatitudine somma dell'uomo, nonché il fine ultimo e lo scopo di ogni azione umana, ne viene che osserva la legge divina solo chi si preoccupa di amare Dio.
Dio, dicono, ha i suoi disegni. E allora, perché non fa una mostra?
Se ci fosse un dio onnipotente avrebbe fatto tutto bene e non male.
Dio disse: questo uomo (Adamo) avrà i calzoni; questi calzoni avranno i bottoni. Facciamo la donna perché attacchi i bottoni dei calzoni di Adamo.
Quando si incontra Dio, la prima scoperta è l'insignificanza di tutte le cose che anche oggi i cristiani, esclusi ovviamente i santi, prendono così ridicolmente sul serio.