In alcune fasi della vita si ha a che fare con le cose, e altre volte si è sopraffatti da miseria e ansia.
C'è, senza dubbio, un limite molto stretto fra miseria, che deve essere in tutti i casi soppressa, e povertà, che può essere una grazia che ci avvicina al Regno.
Là dove stanziano le milizie nascono sterpi e rovi, al seguito dei grandi eserciti vengono certo annate di miseria.
La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.
L'indigenza è mancanza delle cose necessarie.
Colui che è affamato non ha scelta. Il suo spirito non proviene da dove lui vorrebbe, ma viene dalla fame.
La fame dà i cattivi consigli.
Questo bambino è l'Ignoranza. Questa bambina è la Miseria. Guàrdati da tutti e due, da tutta la loro discendenza, ma soprattutto guardati da questo bambino, perché sulla sua fronte io vedo scritto: "Dannazione".
Conosco la mia miseria e la mia debolezza, ma so anche quanto piaccia ai cuori nobili, generosi, far del bene, perciò, vi supplico, beati abitanti del cielo, vi supplico di adottarmi come figlia.
Provo una specie di vergogna ad essere felice alla vista di tante miserie.
Non vi può essere vera libertà individuale in presenza di insicurezza economica.