Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
La forma sublime del disprezzo è il perdono.
Alla mente da lei prescelta l'intelligenza dona tutto, tranne la certezza di essere intelligente.
La modernità non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.
Ogni vita è un esperimento fallito.
I libri intellettuali dicono le stesse cose dei libri stupidi, ma hanno autori diversi.
Ma se c'è Dio ci sono anch'io, buon Dio, lo sai. E c'è Dio, di notte ti sento, ci sei.
Qui c'è troppa puzza di dio!
Se Dio ha una mania è quella di sperare nell'uomo.
Se Dio mi assolve, lo fa sempre per insufficienza di prove.
Quando Dio ha fatto l'uomo e la donna, non li ha brevettati. Così da allora qualsiasi imbecille può fare altrettanto.
Aver paura del diavolo è uno dei modi di dubitare di Dio.
Il nostro mondo diverrà un giorno tanto raffinato che sarà ridicolo credere in Dio come oggi è ridicolo credere agli spettri.
Dio è la speranza del forte, e non la scusa del vile. Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
Spetta solamente a Dio incolpare la gente.
La fiducia nella bontà di Dio è inversamente proporzionale alla dimostrazione.