Più si giudica, meno si ama.
Vi sono stupidaggini ben mascherate, al pari di sciocchi molto ben vestiti.
Le nozze vengono dopo l'amore come il fumo dopo la fiamma.
A vedere la cura che le convenzioni sociali sembrano dedicare nello scartare il merito da tutte le cariche, dove esso potrebbe essere utile alla società, ed esaminando la lega degli sciocchi contro gli uomini d'ingegno, sembra di assistere a una congiura di servi per scacciare i padroni.
L'amore, così come esiste nella società, non è altro che lo scambio di due fantasie e il contatto di due epidermidi.
La ricchezza e l'apparato che ne consegue trasformano la vita in una rappresentazione in cui, col tempo, anche l'uomo più onesto deve, suo malgrado, diventare un commediante.
L'uomo giudica tutto dal minuto presente, senza comprendere che giudica solo un minuto: il minuto presente.
Le cose grandi vanno giudicate con animo grande, altrimenti si finisce per vedere in esse i didetti che sono in noi.
Un uomo si giudicherebbe con ben maggiore sicurezza da quel che sogna che da quel che pensa.
Tra le maggiori scoperte fatte negli ultimi tempi dall'intelligenza umana va annoverata, a mio parere, l'arte di giudicare i libri senza averli letti.
Gli uomini si giudicano meglio dal basso verso l'alto che dall'alto in basso.
Non si può giudicare il carattere di un uomo né condannare il suo comportamento se non si conosce lo stato del suo portafoglio.
È proprio perché uno non sa fare una cosa, che ne è il miglior giudice.
Ciò che l'uomo sopporta più difficilmente è di essere giudicato. Di qui l'attaccamento alla madre o all'amante accecata, di qui anche l'amore per le bestie.
Gli uomini devonsi più tosto pesare con la stadera del mugnaio che con la bilancia dell'orafo; ed è convenevol cosa lo esser presto di accettarli non per quello che essi veramente vagliono, ma, come si fa delle monete, per quello che corrono.
Il crimine più grande: giudicare.