Il Rock and roll è qui per restare.
Il rock è sempre stato la musica del diavolo.
Il punk rock è arte. Il punk rock per me significa libertà. L'unico problema che ho avuto con l'etica dei situazionisti del punk rock è il loro totale rifiuto della sacralità. Trovo poche cose sacre come la superiorità del contributo offerto dalle donne e dai neri all'arte.
Era questo che faceva la musica rock, quando esisteva (non oggi, che accompagna le sfilate degli stilisti): dava del tu alla realtà. La prendeva di petto e la metteva in musica e parole, senza attenuanti.
Il rock ti dà l'idea che tutti ce la possono fare.
Se fai rock'n'roll, hai il dovere di vivere alla grande.
Si dice che in America tutto è ricco, tutto è nuovo, puoi salire in teleferica sui grattacieli e farti un uovo; io invece cerco il rock'n'roll al bar e nel metrò, cerco una bandiera diversa, senza sangue, sempre tersa.
Il mio dio è il rock'n'roll.
La musica è una delle mie passioni, dopo la cucina e la moto, ascolto di tutto principalmente rock. Possiedo più di mille cd, tra l'altro sistemati nel salotto in diverse librerie bianche con accanto i miei libri della storia del jazz e di biografia dei big.
Il cazzo fa parte del rock, come andare a vedere un concerto e volersi fare il cantante.
Non si può fare di tutto il rock un fascio!