L'uomo non ha mai il diritto di uccidersi.
Dal sublime al ridicolo c'è soltanto un passo.
Colui il quale teme di perdere la gloria, è sicuro che la perderà.
Il pericolo più grande si corre nell'ora della vittoria.
L'immaginazione governa il mondo.
Senti, io non mi intendo di suicidi. Quando sono cresciuto, a Brooklyn, mai nessuno si è suicidato. Erano tutti troppo infelici.
Il suicidio può servirci in certo modo da consolazione poiché ci dà la certezza che anche noi nel peggiore dei casi possiamo ricorrere a questa scappatoia possibilità che altrimenti sembra dubbia tanto è contro natura.
L'istinto di autoconservazione è a volte la molla del suicidio.
Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi.
Non ci si toglie la vita per vendicarsi di qualcuno; no, ci si toglie la vita perché non c'è più la forza di vivere...
È concepibile che si ammazzi una persona per contare nella sua vita?
Può essere che, tra tutti gli uomini che avrebbero delle ragioni per suicidarsi, si uccidano quelli che sono irritabili, suscettibili, poco capaci di padroneggiarsi.
Se siete dell'opinione che contemplare il suicidio è prova sufficiente di una natura poetica, non dimenticate che le azioni parlano più forte delle parole.
Tentai il suicidio 2 o 3 volte ma fallii per una ragione o l'altra: semplicemente, non ero un buon suicida professionista.
Che cosa si può pretendere da un mondo in cui quasi tutti vivono soltanto perché non hanno il coraggio di suicidarsi!