Circostanze? Quali circostanze? Sono io che creo le circostanze.
Non ci si arrampica mai tanto in alto come quando non si sa dove si sta andando.
In politica la stupidità non è un handicap.
Chi non arrischia qualche cosa non guadagna mai nulla.
Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta.
La fortuna è donna; se voi ve la lasciate sfuggire oggi non crediate di ritrovarla domani.
Non vi è, a mio parere, abisso più insondabile per il pensiero dell'importanza decisiva che assumono le piccole cose su questa terra, dei cambiamenti che le circostanze meno importanti producono sulla nostra sorte.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
Non esistono incidenti tanto sfortunati da cui il saggio non possa trarre vantaggio, come non esistono circostanze tanto fortunate che lo sciocco non possa volgere a proprio danno.
In una circostanza straordinaria ci vuole una risoluzione straordinaria.
Le circostanze sono lo staffile col quale la vita ci percuote. Alcuni di noi lo ricevono a dorso nudo, altri sopra la veste. C'è questa sola differenza.
Gli uomini fanno la propria storia, ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalle tradizioni.
L'uomo non è la creatura delle circostanze. Le circostanze sono le creature degli uomini.
Le persone che si lamentano del proprio stato danno sempre la colpa alle circostanze. Le persone che vanno avanti in questo mondo sono quelle che si danno da fare e cercano le circostanze che vogliono e se non riescono a trovarle, le creano.
Esiste della gente fortunata, fornita di doti eccezionali, di sensibilità e di immaginazione, che è sempre all'altezza delle circostanze, che piange sempre ai funerali, ride sempre ai matrimoni.