Non capisco la popolarità, mi piace, ma non la capisco.
La politica per loro non è mai ironia, comicità, non si chiedono mai da dove nascano la satira e il grottesco.
Neppure depurando con filtri e alambicchi l'esistenza si arriva a trovare una spiegazione, a darsi una verità.
Il problema non siete (mai) voi: sono (sempre) loro.
Le vie del destino sono davvero difficili a comprendersi. Se non ci fosse una qualche compensazione nell'aldilà, allora questo mondo sarebbe davvero una beffa crudele.
L'inevitabile risultato del miglioramento e dell'allargamento della comunicazione tra differenti livelli in una gerarchia è il considerevole ampliamento dell'area di incomprensione.
Tutto ciò che conta nel cinema è inspiegabile.
Tutto è incomprensibile perché è umano.
Di quante complesse incomprensioni è fatta la comprensione che gli altri hanno di noi.
È la vita, che mi grava addosso. È tutto. È quello che dovevo fare e non ho fatto. Sono le cose che ho cominciato e non ho mai finito. Le lezioni di pianoforte. La bocciatura in secondo liceo. È mia madre che mi dice non ti capisco.
Alcune menti superiori non vengono riconosciute perché non vi sono standard con cui misurarle.