Uno stolto che non dice verbo non si distingue da un savio che tace.
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».
Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie.
Questa profonda avversione che il vizio dovrebbe ispirare alle anime virtuose.
È il pubblico scandalo ad offendere: peccare in silenzio è non peccare affatto.
La grande prova d'amore è obbedire alla volontà della donna amata.
Gli sciocchi non capiscono le persone di spirito.
Infinita è la turba degli sciocchi, cioè di quelli che non sanno nulla!
Bisognerebbe scegliere la mosca a simbolo della sfacciataggine e dell'insolenza degli stupidi. Infatti, mentre tutti gli animali temono più di tutto l'uomo e lo sfuggono già da lontano, la mosca gli si posa sul naso.
Nessuno è così stupido da credersi tale.
Se nei singoli la demenza è rara, è una regola dei gruppi, delle compagnie, dei partiti, delle epoche.
Fanfare, bandiere, parate. Uno stupido è uno stupido. Due stupidi sono due stupidi. Diecimila stupidi sono una forza storica.
Sono per la dispersione della stupidità. Non va bene che si concentri per intere settimane in un punto solo.
La malattia più diffusa è la salute dei fessi.
Ci sono nel mondo più fessi che mascalzoni, altrimenti i mascalzoni non potrebbero esistere.
Quando un vero genio appare in questo mondo, lo si può riconoscere dal fatto che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui.