Non vi è nessuno la cui saggezza non venga a mancare, almeno una volta nella vita!
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».
Stimare tutti è lo stesso che non stimare nessuno.
Libri e matrimonio non vanno d'accordo.
La perfetta ragione rifugge gli estremi e vuole che uno sia saggio con sobrietà.
Subito dopo l'essere saggi, viene l'essere capaci di citare la saggezza di un altro.
Il luogo della conoscenza è nella testa, della saggezza, è nel cuore.
È nella natura umana pensare in modo saggio e agire stupidamente.
La conoscenza parla, ma la saggezza ascolta.
Si racconta che il dolore ci rende saggi.
Se mi offrissero la saggezza alla condizione di tenerla per me, senza comunicarla a nessuno, non la vorrei.
La saggezza non è frutto dell'istruzione ma del tentativo di acquisirla che può durare tutta la vita.
Nove decimi di saggezza sono apprezzamento. Trova la mano di qualcuno e stringila, finchè sei in tempo.
Pensa da uomo saggio ma comunica nel linguaggio del popolo.
Solo i saggi più eccelsi e gli stupidi più rifiniti sono incomprensibili.