Ho una nevrosi classica e ciò dà molta sicurezza al mio analista.
Avevo una probabilità su 5 miliardi e ti ho incontrata. Sono stato baciato dalla sfortuna!
Ormai la Sanità è troppo politicizzata: ci sono terapie di destra e terapie di sinistra; solo il vecchio clistere è sempre fermo al centro!
Amo le auto con una bella linea e le donne senza freni.
Il Futuro è dietro l'angolo che chiede l'elemosina.
Quando si prevede un anno di merda, i calendari è meglio farli con la carta igienica.
La nevrosi non rinnega la realtà e semplicemente di essa non vuole sapere nulla; la psicosi invece rinnega la realtà e cerca di rimpiazzarla.
Il nevrotico anela toccare il fondo, così almeno non avrà più nulla di cui preoccuparsi.
Ogni dispiacere nevrotico ha questa natura: è un piacere che non può essere avvertito come tale.
I nevrotici si lamentano della loro malattia ma la sfruttano a volontà, e se la si vuole togliere loro la difendono con le unghie e con i denti.
Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
Né il medico né il paziente devono cullarsi nella speranza che l'analisi da sola basti ad eliminare la nevrosi. Sarebbe un inganno e un'illusione. In fin dei conti è sempre il fattore morale che opera la scelta tra malattia e salute.
La nevrosi è caratterizzata dal porre la realtà psichica al di sopra della realtà effettiva, di reagire a pensieri con la stessa serietà con cui gli uomini normali reagiscono soltanto di fronte alla realtà.
Il nevrotico ha una visione perfetta da un occhio, ma non ricorda quale.
Non c'è adulto che, esaminato bene, non sia nevrotico.
La nevrosi moderna è cominciata con le scoperte di Copernico.