Ho una nevrosi classica e ciò dà molta sicurezza al mio analista.
Si possono stringere amicizie più grandi e durature prendendo il latte dallo stesso lattaio che dalla stessa madre.
Per quanto basso sia un istinto è sempre a portata di mano.
L'amore non conosce le mezze misure. All'inizio ci diciamo tutto. Alla fine ci diciamo tutto.
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico.
Ormai la Sanità è troppo politicizzata: ci sono terapie di destra e terapie di sinistra; solo il vecchio clistere è sempre fermo al centro!
Tutte le cose più grandi che conosciamo ci sono venute dai nevrotici. Sono loro e solo loro che hanno fondato religioni e hanno creato magnifiche opere d'arte. Mai il mondo sarà conscio di quanto deve loro, e nemmeno di quanto essi abbiano sofferto per poter elargire i loro doni.
Scegliendosi un ideale sessuale di tipo narcisistico che possiede le prerogative che egli sa di non poter raggiungere, il nevrotico cerca così una strada che a partire dallo sperpero libidico applicato agli oggetti, lo riporti al narcisismo.
Nevrotico: uno che può andare dal basso verso l'alto, e viceversa, senza mai toccare il mezzo.
Non c'è adulto che, esaminato bene, non sia nevrotico.
L'accettazione della nevrosi universale risparmia il compito di formarsi una nevrosi personale.
Sia per la nevrosi sia per la psicosi si presenta non solo il problema della perdita di realtà, ma anche il problema di un suo sostituto.
Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
Il nevrotico crede che la vita abbia un senso, ma che la sua vita non lo abbia.
I nevrotici si aspettano che voi vi ricordiate di tutto quello che vi dicono, e molto di ciò che non fanno.
La nevrosi è qualche cosa di circoscritto al pube.