Sapete cosa è successo, si sa, nel 1938: la Francia e l'Inghilterra vendettero la Cecoslovacchia a Hitler.
La vendetta è il duello dei poveri.
La vendetta è volgare come il rancore.
Non c'è nobiltà senza generosità, come non c'è brama di vendetta senza volgarità.
È dubbio se gli oppressi abbiano mai lottato per la libertà. Essi lottano per l'orgoglio e il potere - potere di opprimere gli altri. Gli oppressi vogliono soprattutto imitare i loro oppressori; vogliono vendicarsi.
La miglior vendetta è un imponente successo.
Il sentimento della vendetta è così grato, che spesso si desidera d'essere ingiuriato per potersi vendicare, e non dico già solamente da un nemico abituale, ma da un indifferente, o anche, massime in certi momenti d'umor nero, da un amico.
Grillo sta preparando il prossimo Vaffa-Day contro la stampa. Io gli vorrei dire di stare attento, perché la stampa è vendicativa. Quando io ho creato un modo di comunicare con la gente che superava il giornalista classico, me l'hanno fatta pagare tutti.
Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l'unica vendetta e l'unico perdono.
Era così che facevamo i conti con noi stessi laggiù: prima li falciavamo in due, poi gli offrivamo i cerotti.
Dolce è l'ira in aspettar vendetta.