Dolce è l'ira in aspettar vendetta.— Torquato Tasso
Dolce è l'ira in aspettar vendetta.
Però che quello, o figli, è vile onore cui non adorni alcun passato orrore.
Difesa migliore che usbergo o scudo, è la santa innocenza al petto ignudo.
Ché fortuna qua già varia a vicenda mandandoci venture or triste or buone, ed a i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini.
Il peggio che ci può capitare nella vita è di avere in casa senza saperlo il nostro peggior nemico, il più crudele.
Chi imparar vuol d'amare, disimpari il rispetto: osi, domandi, soleciti, importuni, al fine involi e se questo non basta, anco rapisca.
Quando la fortuna sorride a qualcosa di turpe come la vendetta, sembra essere non solo la prova che Dio esiste... ma che stai facendo la sua volontà.
La offesa fu privata, la vendetta è publica.
La sete di vendetta cambia una persona. La spinge a compiere azioni che pensava di non essere in grado di fare.
Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l'unica vendetta e l'unico perdono.
Le persone brutte si vendicano di solito sulle altre del torto che la natura ha fatto loro.
Ti piace la nuova nave? L'ho chiamata Dolce Vendetta.
C'è sempre qualcuno pronto a farci del male e per combatterlo, rischiamo di risvegliare in noi la stessa malvagità. Il nostro primo istinto è di cercare la vendetta quando ci vengono portati via coloro che amiamo, ma noi non siamo così.
Un uomo che medita la vendetta mantiene fresche le sue ferite.
Il male è concepire miserie sempre maggiori, assecondando il bisogno incessante dell'uomo di esigere vendetta per il suo odio.
Volete essere felici per un istante? Vendicatevi!Volete essere felici per sempre? Perdonate!