La misura della ricchezza non son gli averi, ma l'uso che l'uom ne fa.— Michele Colombo
La misura della ricchezza non son gli averi, ma l'uso che l'uom ne fa.
È peggiore un cattivo filosofo che un idiota. Questi non ragionando lascia sussistere gli errori che ci sono; quegli mal ragionando ne accresce il novero.
Se l'uom fosse meno accecato dall'amor proprio, avrebbe in abborrimento, più che la satira, l'adulazione. Quella di sua natura tende a sanare, questa a corrompere la mente ed il cuore.
Un uom malnato non dimentica un torto che ha ricevuto, per cento piaceri che gli sien fatti; e un uom bennato, per cento torti che gli sien fatti, non dimentica un piacere che ha ricevuto.
Le viziose abitudini sono altrettante catene che ritengono l'uomo in una misera schiavitù. Guardisi dal contrarne veruna chi vuol conservare intera la sua libertà.
Il temere le ingiurie è viltà; il non curarle sciocchezza; il dissimularle prudenza; il vendicarle debolezza; il perdonarle generosità; l'obbliarle altezza d'animo.
Per molti le ricchezze acquistate non hanno rappresentato la fine, ma solo un mutamento delle loro miserie.
Esiste un particolare piacere nel coraggio che sa collocarsi al di sopra della ricchezza. Disprezzare il denaro equivale in effetti a detronizzare un re. Ci si prova un bel gusto.
L'uso delle ricchezze è migliore del loro possesso.
Pecunia non olet. (Il denaro non puzza).
La ricchezza e l'apparato che ne consegue trasformano la vita in una rappresentazione in cui, col tempo, anche l'uomo più onesto deve, suo malgrado, diventare un commediante.
Il ricco è sempre venduto all'istituzione che lo rende ricco.
È una disgrazia per un bambino o per un adolescente sapere di essere ricco e poter soddisfare ogni desiderio dipendente dal denaro. In questi casi diventa impossibile misurare le proprie forze e le proprie capacità. Tutto si riduce al chiedere, immediatamente seguito dall'avere.
La ricchezza è di molti, la saggezza di pochi. E la ricchezza, senza saggezza, spesso porta alla rovina.
Il regalo più grande che puoi fare a un altro non è condividere le tue ricchezze, ma fargli scoprire le sue.
La ricchezza rende malvagi.