La ricchezza rende malvagi.
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede.
Il ricco mangia, il povero si nutre.
È una disgrazia per un bambino o per un adolescente sapere di essere ricco e poter soddisfare ogni desiderio dipendente dal denaro. In questi casi diventa impossibile misurare le proprie forze e le proprie capacità. Tutto si riduce al chiedere, immediatamente seguito dall'avere.
Il ricco è sempre venduto all'istituzione che lo rende ricco.
Quanto più si accumulano le ricchezze, tanto più negli uomini cresce e si esaspera l'invidia.
Meglio vivere ricchi, che morire ricchi.
La ricchezza è di molti, la saggezza di pochi.
La globalizzazione è una grande opportunità di ripartizione della ricchezza.
Le ricchezze spropositate sono come un timone smisurato fuor del normale, che fa affondare meglio che servir a dirigere, perché sono inutilmente abbondanti e dannosamente eccessive.
Una monetina può nascondere la stella più grande, se la tieni abbastanza vicina all'occhio.
A questo mondo non si diventa ricchi per quello che si guadagna, ma per quello a cui si rinuncia.